Lucio Augusto Casaroli
Arte da Guardare - Arte da Indossare
Lucio Casaroli, classe 1949, fino agli anni ’90 del secolo scorso aveva limitato la sua produzione artistica al disegno di mobili, gioielli, loghi commerciali. In quel periodo venne in contatto col pittore Lattanzi, riconosciuto caposcuola dello Schematismo italiano, corrente che Casaroli trovò in assoluta sintonia con la sua vocazione artistica. La scoperta dello Schematismo avvenne proprio nel periodo in cui Casaroli sperimentava - tra i primi in Italia - l’impiego degli strumenti informatici a sostegno della creazione grafica.
Fu così che Casaroli divenne il primo schematista digitale, quando ancora non esistevano gli strumenti di computer graphics che ormai tutti conosciamo. In contrapposizione con la computer art dell’epoca, che in buona misura si affidava alla generazione autonoma dell’opera da parte di un calcolatore cui l’artista aveva impartito un set di istruzioni, Casaroli si fece paladino dell’art by computer, che recuperava la centralità e l’indipendenza dell’artista considerando la macchina solo uno strumento in più - affiancato a quelli tradizionali: pennelli, spatole, tele e quant’altro - che il pittore poteva usare per esternare ciò che voleva creare. Dopo qualche anno Casaroli decise di integrare nel processo creativo altri strumenti, teorici (come trasformazioni geometriche e cambiamenti di coordinate) e pratici (fotocamera, filtri ottici, foro stenopeico, specchi) spostandosi sempre più verso una forma d’arte autonoma, che si concentra non tanto sul risultato voluto e atteso quanto sul processo di produzione, nella convinzione che ciò che procede dalla destrutturazione e ristrutturazione numerica di un frammento di realtà conservi ancora una sua qualità estetica, semmai amplificata.
I risultati di questa ricerca, che dura da una trentina d’anni ed è ancora in corso, sono presentati in questo sito che propone anche, a chi lo desideri, di diventare proprietario di una delle opere: oltre ai quadri sono offerti capi in seta quali foulard, sciarpe e scialli, tutti prodotti in un unico esemplare e certificati da un apposito documento.
Le opere di Lucio Casaroli sono firmate talvolta con nome e cognome e talvolta con lo pseudonimo di 'Lucius':